L'Alfa Romeo Stelvio è la prima suv della casa del Biscione. Sotto le linee grintose ma "pulite", caratterizzate da un'eleganza tutta italiana, ci sono la raffinata struttura e la meccanica della berlina Giulia (rispetto alla quale la Stelvio è più alta da terra di 7 cm): pianale nuovo e sviluppato appositamente, sospensioni anteriori a quadrilatero e multibraccio al retrotreno, distribuzione dei pesi equamente ripartita fra i due assali per sfruttare al meglio l'aderenza delle gomme, ottenendo un comportamento in curva equilibrato ed efficace. Tranne le 2.2 diesel da 160 e 190 cavalli, che si possono avere anche con la trazione solo posteriore, le Stelvio hanno tutte la trazione integrale: nella guida normale la potenza arriva al retrotreno, ma in caso di slittamento delle gomme, in curva o nelle forti accelerazioni, fino al 50% dei cavalli possono essere inviati (tramite una frizione a comando elettromeccanico) all'avantreno. In effetti il comportamento sui fondi viscidi è valido, ma dove la suv dell'Alfa Romeo si distingue è nella guida brillante. Lo sterzo diretto e preciso, la grande rapidità nei cambi di traiettoria e l'ottima tenuta di strada garantiscono un comportamento sicuro e appagante. Sono all'altezza anche il cambio (solo automatico, e velocissimo) e i motori (molto reattivi e vigorosi). Tanta sportività non influisce sulla praticità dell'Alfa Romeo Stelvio: l'abitacolo è ampio, mentre il bagagliaio è capiente, facilmente accessibile (con il portellone elettrico) e pratico (il divano è in tre parti reclinabili). Le finiture sono curate e la dotazione buona per il prezzo. Con l'aggiornamento di fine 2019 si sono aggiunti un impianto multimediale al passo con i tempi, la ricarica wireless per i telefonini predisposti e moderni ausilii elettronici che, in determinate situazioni, permettono all'Alfa Romeo Stelvio di muoversi un modo semi-autonomo (il guidatore deve, comunque, tenere le mani sul volante).