Progettata e disegnata in Germania, la quarta generazione della Hyundai i30 ha una linea filante e un frontale grintoso e appare ben piantata a terra. Davanti spiccano la grande mascherina, i sottili fari a led e i due vistosi tagli verticali delle luci diurne. Le fiancate sono scolpite e la coda è sviluppata in orizzontale, grazie al lunotto basso e ai fanali larghi: elementi che danno slancio e sportività alla vettura. L'abitacolo è arioso, accogliente e ha uno stile sobrio. La plancia ha una gradevole forma scavata, con la parte superiore in plastica morbida (quella alla base della consolle, invece, è piuttosto sottile e rigida). Il volante si impugna bene e il cruscotto ha una grafica semplice e chiara. Le versioni più ricche hanno un valido sistema multimediale con schermo di 8”, che consente di connettere gli smartphone sfruttando i protocolli Apple CarPlay e Android Auto, e il vano con la ricarica a induzione (senza fili) per i cellulari. I comandi principali nel complesso sono ben disposti, eccetto i pulsanti che attivano il monitoraggio dell’angolo cieco e il mantenimento di corsia, un po’ nascosti in basso, alla sinistra del volante. Il baule ha una forma regolare ed è ben rifinito, ma la bocca di carico è alta. Tra i motori spicca il 1.4 T-GDi turbo da 140 CV, che garantisce prestazioni notevoli; brillante ed economo il 1.6 CRDi a gasolio da 136 CV.