La piccola Mazda 2 abbina uno stile movimentato e grintoso a interni moderni. Il cruscotto con tachimetro digitale dà un tocco tecnologico a un ambiente che, salvo qualche dettaglio, appare ben curato; inoltre, di serie per il più ricco dei tre allestimenti in gamma, e opzionale per quello intermedio, c’è il sistema multimediale/navigatore con schermo di 7 pollici a sbalzo nella plancia (anche con connessione a internet). All’abitabilità adeguata per quattro adulti si accompagna un bagagliaio di capienza sufficiente, e non dei più accessibili. Provvista di sospensioni non troppo morbide, la Mazda 2 conta su uno sterzo abbastanza preciso: su strada sa divertire. Adatto alla guida “disinvolta” pure il cambio, che è preciso e con brevi movimenti della leva. Con l'aggiornamento di inizio 2020, l'automatico non è più disponibile e i propulsori (solo a benzina) sono diventati "mild hybrid": il maxi-motorino di avviamento è collegato all'albero motore e, in accelerazione lo aiuta a girare. Nei rallentamenti, invece, viene trascinato dalle ruote e produce corrente, che viene immagazzinata in un supercondensatore dedicato. La grinta ai bassi giri non è molta, ma sfruttandoli a fondo, i quattro cilindri consentono prestazioni più che buone. Tutte le Mazda 2 sono omologate come ibride e godono delle agevolazioni dedicate a questo tipo di vetture (come l'accesso libero a certe ztl). Da segnalare che, per l’allestimento Exceed, si può avere pure il pacchetto i-Activesense Technology (di serie per la Exclusive) con chiave intelligente, abbaglianti automatici, e il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori e dell’area dietro la vettura quando si abbandona un parcheggio in retromarcia.